venerdì 11 ottobre 2013

Emigrazione

In questi giorni che seguono la tragedia di Lampedusa dove sono morti centinaia di disperati emigranti in cerca di un futuro ed una speranza nel Nord del mondo voglio dedicare una decina ai film che hanno parlato di questo fenomeno, molti dei quali tra l'altro sono di notevole spessore


1 - Lamerica, Italia, 1994, di Gianni Amelio.
Il pluripremiato film di Gianni Amelio è stato il primo e più efficace che ha raccontato l'ondata migratoria verso il Bel Paese che avvenne in massa dalla vicina Albania alla caduta del regime di Oxa, e che vide anche la presenza di tanti sciacalli che la sfruttarono per arricchirsi, proprio come avviene oggi con i disperati che arrivano dal Nord Africa.








2 - Terraferma, Italia/Francia, 2011, di Emanuele Crialese.
Il film di Crialese è a dir poco attuale infatti racconta proprio la storia dell'arrivo di immigrati clandestini su un'isola siciliana ed anche e soprattutto della difficile situazione economica e psicologica degli abitanti dell'isola di fronte a questo dramma umano.


3 - Nuovomondo; Italia, 2006, di Emanuele Crialese.
In quest'altro ottimo film, sempre diretto dal siciliano Crialese, si racconta il sogno e l'utopia degli emigranti italiani che all'inizio del Novecento si imbarcavano per l'America. Eravamo noi all'epoca i poveracci, ignoranti senza arte ne parte che cercavamo altrove una nuova vita. Splendide sia le sequenze oniriche che quelle dell'accoglienza a New York.




4 - Pane e cioccolata, Italia, 1974, di Franco Brusati.
La lotta di uno straordinario Nino Manfredi, cameriere ciociaro emigrato in Svizzera, contro ingiustizie, degrado ed umiliazioni a cui gli italiani vanno incontro nel loro percorso di difficile, quasi impossibile integrazione. Impressionante la sequenza da cui è tratta l'immagine qui a fianco, dove Nino va a vivere con un gruppo di immigrati in un pollaio.






5 - La promesse, Belgio/Francia/Lux/Tunisia, 1996, dei fratelli Dardenne.
Sfruttamento di immigrati clandestini nel civilissimo Belgio, i Dardenne riesco benissimo a trasmettere allo spettatore il senso dell'ingiustizia di una società dove le vite umane non valgono allo stesso modo. Poco conosciuto ma bellissimo.





6 - Rocco e i suoi fratelli, Italia/Francia, 1960, di Luchino Visconti.
Il capolavoro di Visconti racconta la storia di una famiglia emigrata dalla lucania a Milano, la loro diversa mentalità sarà di forte ostacolo all'integrazione in una grande città così diversa dalle loro origini.






7 - Cose di questo mondo (In This World), Regno Unito, 2002, di Michael Winterbottom.
Girato in stile documentaristico, il film racconta la storia di due fratelli afghani che fuggono da un campo profughi di Peshawar in Pakistan per arrivare dopo infinite peripezie a Londra. Una delle rare pellicole che raccontano con dovizia di particolari l'immigrazione di oggi dal terzo mondo all'Europa.




8 - Terra di mezzo, Italia, 1996, di Matteo Garrone.
Tre episodi di ordinaria storia di immigrazione: la giornata di alcune prostitute nigeriane a Roma, la vita di immigrati albanesi che si offrono a basso costo ed in nero per lavori di bassa lega ed infine la storia di un egiziano che di notte fa il benzinaio clandestino in un distributore self service. Garrone dimostra già all'esordio il suo notevole talento.



9 - Emigrantes, Italia, 1948, di Aldo Fabrizi. 
In questo curioso e dimenticato film di e con Aldo Fabrizi, si racconta la storia di una famiglia che emigra in Argentina, meta un tempo piuttosto ambita dai nostri connazionali, e di tutti i problemi che ne conseguono. La vita dell'emigrato non è mai facile.






giovedì 10 ottobre 2013

Winona Ryder

Winona Laura Horowitz, in arte Winona Ryder, è un'attrice americana classe 1971, interprete di successo già in giovane età quando rappresentava spesso ragazzine problematiche o comunque fuori dagli schemi è nota anche per i suoi problemi con la giustizia in quanto sofferente di cleptomania venne arrestata in quel di Beverly Hills mentre rubava in un grande magazzino. Dopo alcuni anni di oblio è tornata sulle scene a partire dal 2006 senza però ritrovare il successo di un tempo.









1 - Piccole donne (Little Woman), USA, 1994, di Gillian Armstrong.
Bravissima la Ryder nel ruolo di Jo March nell'ennesima versione cinematografica del romanzo tutto al femminile di Louise May Alcott. L'attrice originaria del Minnesota ottenne la nominationa all'Oscar per questa bella prova.







2 - L'età dell'innocenza (The Age of Innocence), USA, 1993, di Martin Scorsese.
Ruolo insolito ed assai scomodo da recitare, quello della moglie perfettina e conformista May che va in sposa ad un insoddisfatto Newland (Daniel Day Lewis) nella New York di fine Ottocento. Winone ottenne un'altra meritata candidatura all'Oscar e vinse il Golden Globe.






3 - Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker's Dracula), USA, 1992, di Francis Ford Coppola.
Nel capolavoro di Coppola Winona Ryder è la bella Mina nonché la principessa Elisabeta moglie di Dracula morta suicida, di cui Mina è una specie di reincarnazione. L'attrice americana conferma la sua bravura nei film in costume.



 
4 - Beetlejuice, USA, 1988, di Tim Burton.
 Il ruolo di Lydia Deetz figlia degli strani nuovi inquilini di una casa infestata dai fantasmi è quello che diede notorieta all'allora diciasettenne attrice, qui in veste piuttosto dark, com'era in voga fra i giovani dell'epoca..








5 - Edward mani di forbice (Edward Scissorhands), USA, 1990, di Tim Burton.
 Altra parte significativa, ancora diretta di Tim Burton, quella della ragazza che stronge amicizia con il freak interpretato da Johnny Depp, con cui per altro la Ryder è stata fidanzata dal 1989 el 1993.





 
6 - Sirene (Mermaids), USA, 1990, di Richard Benjamin.
Charlotte è figlia dell'instabile Rachel (Cher) che entra ed esce in relazioni sentimentali mai soddisfacenti, la ragazza si rifugia nella religione ed è innamorata del guardiano della torre campanaria. Una giovane Ryder è bravissima in questo ruolo non molto conosciuto.







7 - Ragazze interrotte (Girl, Interrupted), USA, 1999, di James Mangold.
 Ottima anche nella parte di Susanna, ragazza apparentemente normale ma che in realta soffre di disturbi psicologici, tanto da venire ricoverata in una clinica dove fa amicizia con una serie di ragazze problematiche fra cui la leader Lisa (Angelina Jolie).







mercoledì 9 ottobre 2013

Classici Disney

Sono ben 54 i lungometraggi di animazione che possono legittimamente usare l'epiteto di "Classici Disney". Una lunga storia iniziata nel 1937, nella quale fino all'avvento dell'animazione computerizzata moderna, la casa di produzione americana ha dominato e quasi monopolizzato il mercato, permolti decenni animazione cinematografica e Walt Disney sono stati letteralmente sinonimi.




1 - Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven Dwarfs), USA, 1937, di David Hand.
Primo straordinario lungometraggio filmato Disney, consideranno l'anno di uscita è ancora modernissimo ed alcune sequenze sono passate direttamente nella storia del cinema. Straordinario il personaggio della strega, e si sa nei film il cattivo fa sempre la differenza.









2 - Cenerentola (Cinderella), USA, 1950, di Hamilton Luske, Wilfred Jackson e Clyde Geronimi.
Altra riuscitissima trasposizione di una fabia classica molto popolare, Disney ed il suo staff usano in maniera eccellente gli animaletti di contorno, le cui caratterizzazioni diventano le vere protagonisti del film rubando la scena a Cenerentola ed alla sua risaputissima storia.











3 - La bella e la bestia (Beauty and the Beast), USA, 1991, di Gary Trousdale e Kirk Wise.
Sicuramente il migliore dei film Disney di epoca moderna, grandissima cura nei dettagli e straordinaria animazione, una favola classica che in questo film risplende magnificamente. Questo film ebbe addirittura 6 nomination agli oscar vincendone due: miglior colonna sonora e canzone.








4 - Pinocchio, USA, 1940, di Luske/Sharpsteen/Roberts/Ferguson/Kinney/Jackson/Hee.
Molto liberamente tratto dalla famosa fiaba di Collodi, un film bellissimo dal punto di vista tecnico con alcune scene, come quella degli orologi a cucù di Geppetto veramente meravigliose. All'epoca la Disney era una casa di produzione rivoluzionaria.








5 - Le avventure di Peter Pan (Peter Pan), USA, 1953, di C.Geronimi, H.Luske, W.Jackson e J.Kinney.
Altro classico dell'animazione molto amato da grandi e piccini, qui straordinari sono soprattutto alcuni personaggi di contorno al protagonista come Capitan Uncino, Spugna ed il coccodrillo che s'è mangiato un orologio. Divertente.









6 - Tarzan, USA, 1999, di Chris Buck e Kevin Lima.
Uno dei migliori e più sottovalutati fra i più recenti classici, dove ad una bellissima animazione si aggiunge la bella colonna sonora di Phil Collins che nella versione per il nostro paese canta benissimo in italiano ed una trasposizione moderna ed attuale del celebre romanzo di Borroughs. Notevole.





martedì 8 ottobre 2013

Preston Sturges

Edmund Preston Biden in arte Preston Sturges (1898-1959) è stato uno dei più felici interpreti, dal punto rivista della regia, della commedia americana degli anni '40. Nato come brillante autore teatrale passa poi al cinema dove ottiene grande successo anche se la sua carriera fu tutt'altro che lunga e scarsamente prolifica, ma i suoi film hanno fatto la storia del genere leggero.











1 - I dimenticati (Sullivan's Travels), USA, 1941.
 Un regista di commedie decide di confondersi fra i senza fissa dimora per realizzare finalmente un film drammatico ed ottenere i giusti riconoscimenti dalla critica. Dopo varie disavventure per uno scambio di persona finisce in una colonia penale dove vede i detenuti divertirsi con un cartone animato e capisce che il cinema cosiddetto leggero non è meno importate. Assoluto capolavoro metacinematografico.







2 - Ritrovarsi (The Palm Beach Story), USA, 1942.
Altra commedia di culto assoluto interpretata da Claudette Colbert e Joel McRea, dove l'attrice interpreta la moglie di un ingegnere senza un quattrino che scappa a Palm Beach, Florida dove è corteggiata dai milionari che vi risiedono. Ritmo frenetico e dialoghi brillanti, un gioiello.






3 - Lady Eva (The Lady Eve), USA, 1941.
Jean (Barbara Stanwyck) è un'abile truffatrice che raggira ricchi uomini in crociera, uno di questi è Charles (Henry Fonda) figlio di un magnate della birra di ritorno da una spedizione scientifica in Amazzonia. I guai iniziano quando lei si innamora della vittima. Altro film di autentico culto del genere commedia.






4 - Il miracolo del villaggio (The Miracle of Morgan's Creek), USA, 1944.
Trudy (Betty Huton) si sveglia nella piccola cittadina dove vive dopo una notte di festeggiamenti e follie, l'unica cosa che si ricorda, essendosi ubriacata è di aver sposato un soldato nel cui nome c'è una Z ma non ricorda nemmeno il di lui viso. Inizia la ricerca del novello marito e le cose si complicano quando scopre di essere incinta. Altra commedia assolutamente spassosa che ha chiaramente ispirato "Una notte da leoni".






5 - Un colpo di fortuna (Christmas in July), USA, 1940.
 Jimmy (Dick Powell) partecipa ad un concorso per trovare il più efficace slogan per una ditta di caffè, il primo premio prevede una somma cospicua che consentirebbe a lui di sistemarsi con la fidanzata. Un paio di amici decide di inviargli per scherzo un falso telegramma con la notizia della vincita. Qui iniziano i guai per il malcapitato Jimmy. Altra commedia tragicomica dal ritmo forsennato, molto divertente.







6 - Il grande McGinty (The Great McGinty), USA, 1940.
Un barista in un bar di una repubblica delle banane, il McGinty del titolo, racconta la sua incredibile ascesa e caduta nel mondo della politica americana ad una showgirl del locale ed ad un cliente americano. Altra scoppiettante commedia firmata Preston Sturges, autore, come sempre, anche della sceneggiatura.





 7 - Infedelmente tua (Unfaithfully Yours), USA, 1948.
Alfred (Rex Harrison) è un direttore d'orchestra di New York che tornato a casa viene convinto dal cognato che la moglie Daphne (Linda Darnell) lo tradisce a sua insaputa. Inizia quindi a progettare un piano di vendetta che comprende persino l'omicidio della consorte. Sturges sceneggia, dirige e produce l'ennesimo ottimo film che ironizza sulle nevrosi della vita di coppia.





8 - Meglio un mercoledì da leone (The Sin of Harold Diddlebock o Mad Wednesday), USA, 1947.
Ultimo film del grande comico Harold Lloyd che qui interpreta un impiegato che vistosi licenziato decide il giorno successivo, ovvero il mercoledì del titolo di spassarsela e nella foga del momento acquista un circo. Il giorno seguenta avrà un problema: vendere il circo. Sturges sceneggia e dirige il canto del cigno di Lloyd con grazia e simpatia.







lunedì 7 ottobre 2013

Giornalismo

Il rapporto fra giornalismo e cinema è un legame molto stretto, un dare avere curioso, che ha prodotto molti film interessanti.



1 - Quarto Potere (Citizen Kane), USA, 1941, di Orson Welles.
A più riprese e da più parti considerato il miglior film della storia del cinema per l'innovativa struttura, la visionarietà delle immagini ma anche il contenuto, ovvero Welles ci informa del potere straripante dei mass media sulla pubblica opionione moderna, è inevitabile rivisto oggi non andare con la mente al clamoroso caso italiano di Berlusconi, ecco welle l'aveva capito più di mezzo secolo fa.











2 - Tutti gli uomini del presidente (All the President's Men), USA, 1976, di Alan J.Pakula.
Questa famosa e premiatissima pellicola racconta la storia di come due giornalisti del Washington Post scoprirono lo scandalo Watergate che portò alle clamorose dimissioni (prime della storia americana) del presidente Nixon. Ottimo spaccato di cosa sia il giornalismo d'inchiesta anglosassone.









3 - La signora del venerdì (His Girl Friday), USA, 1940, di Howard Hawks.
Tratto dalla commedia "The Front Page" è il miglior film leggero mai girato sul mondo del giornalismo. Hildy è una giornalista di successo divorziata dall'editore del giornale per cui lavora, questi venuto a conoscenza dell'iminente nuovo matrimonio dell'ex moglie cerca di ostacolarlo in ogni modo. Cary Grant e Rosalind Russell sono eccezionali in questa screwball comedy dai ritmi vertiginosi e dialoghi brillanti.











4 - L'asso nella manica (Ace in the Hole/The Big Carnival), USA, 1951, di Billy Wilder.
Un giornalista fallito cerca il rilancio attraverso una storia di cronaca nera che vede un uomo intrappolato in una grotta. Wilder mette in evidenza la morbosità del pubblico e di conseguenza quella del giornalismo che se ne compiace e la sfrutta. All'epoca ebbe un prevedibile insuccesso di pubblico, ma il film è attualissimo ancora oggi.








5 - Good Night, and Good Luck, USA, 2005, di George Clooney.

La vera storia di Edward R.Murrow, anchorman della CBS che si battè in prima persona contro il maccartismo e la conseguente deriva antidemocratica che afflisse gli Stati Uniti all'inizio della guerra fredda. Realizzato in un ottimo bianco e nero, un film notevole per il debutto alla regia di Clooney.







6 - Prima pagina (The Front Page), USA, 1974, di Billy Wilder.

 Walter Matthau e Jack Lemmon sono i protagonisti di una divertentissima commedia ambientata nel mondo della carta stampata, remake del classico "La signora del venerdì".





7 - Quinto potere (Network), USA, 1976, di Sidney Lumet.
Peter Finch è un giornalista televisivo che viene licenziato da una rete nazionale dopo anni di trasmissione e così decide di dichiarare in diretta il suo imminente suicidio. Feroce critica al sistema massmediatico americano, abilissimo Lumet nel portare in porto un progetto non facile.







8 - Il diavolo veste Prada (The Devil Wears Prada), USA, 2006, di David Frankel.
 Un'ottima Meryl Streep, direttrice di una rivista di moda, schiavizza le sue dipendenti, fra le quali spicca Anne Hathaway. Grande successo per un film che ci fa entrare nel mondo dell'effimero.






9 - Anchorman - La leggenda di Ron Burgundy (Anchorman: the Legend of Ron Burgundy), USA, 2004, di Adam McKay.
Will Ferrell è il protagonista di una divertente parodia del mondo dei mezzobusti televisivi. In America è un autentico piccolo film di culto, da noi è passato un po' sotto silenzio.










10 - Salvador, USA, 1986, di Oliver Stone.
Nel 1980 il giornalista Richard Boyle alla ricerca di un rilancio per la sua carriera decide di fare un reportage dall'El Salvador sconvolto da una violentissima guerra civile, così entra in contatto sia con i ribelli che con i governativi. Ottimo film che mostra i pericoli del mestiere dell'inviato di guerra.











domenica 6 ottobre 2013

Gregory Peck

Gregory Peck (1916-2003) è stato uno dei grandi interpreti della Hollywood degli anni d'oro, sul grande schermo ha quasi sempre interpretato personaggi positivi e spinti da grandi ideali come quello di Atticus Finch nel "Buio oltre la siepe" che gli valse l'Oscar e che rimane per tutti il film simbolo di una luminosa carriera.













1 - Il buio oltre la siepe (To Kill a Mockingbird), USA, 1962, di Robert Mulligan.
Tratto dal romanzo omonimo di Harper Lee è un dramma ambientato nell'Alabama del 1932, qui l'avvocato Atticus Finchm vedovo e con due figli, prende le difese di un giovane nero accusato di violenza carnale. Gioiello indiscusso del cinema sociale americano che valse a Peck il suo unico, meritatissimo, premio Oscar.








2 - Cielo di fuoco (Twelve O'Clock High), USA, 1949, di Henry King.
 In questo ottimo film di guerra, Peck interpreta il ruolo del comandante di una flotta di bombardieri che deve affrontare i grossi problemi psicologici derivanti sia dall'importanza e pericolosità delle missioni sia dalla comsapevolezza della responsabilità di tanti uomini che grava sulle sue spalle. Uno dei film di guerra psicologicamente più riuscit, Peck si guadagnò una nomination agli Oscar come miglior attore protagonista.







3 - Vacanze romane (Roman Holiday), USA, 1953, William Wyler.
In questa famosissima commedia che diede fama mondiale (ed un Oscar) ad Audrey Hepburn, Peck interpreta il giornalista americano Joe che casualmente incontra la principessa che in stato confusionale vaga per Roma. Curiosa la famosa scena della Bocca della verità che Peck improvviso fuori copione spaventato davvero la Hepburn.






4 - Duello al sole (Duel in the Sun), USA, 1946, di King Vidor.
Uno dei western più eccessivi, anzi il più eccessivo mai girato, un kolossal che ebbe enormi problemi produttivi, ma che ancora oggi vale la visione almeno per la spettacolare sequenza finale in cui i due amanti si sparano a vicenda. La coppia Gregory Peck / Jennifer Jones fa faville in tutti i sensi.







5 - Io ti salverò (Spellbound), USA, 1945, di Alfred Hitchock.
Ottima anche l'interpretazione dell'ambiguo e smemorato John Ballantine a fianco di Ingrid Bergman nel bel thriller di Alfred Hitchcock. Una parte sicuramente diversa da tutte le altre recitate in carriera.









6 - Moby Dick, USA, 1956, di John Huston.
Altra prova sicuramente memorabile è quella nei panni del capitano Achab nel buon film di Huston tratto dall'immortale capolavoro di Melville.







7 - Il caso Paradine (The Paradine Case), USA, 1947, di Alfred Hitckcock.
Seconda ed ultima partecipazione di Peck ad un film di Hitchock, anche se questa pellicola è considerata fra le minore del maestro del brivido, la prova dell'attore americano nella parte del principe del foro Anthony Keane è notevole.







 


8 - Il cucciolo (The Yearling), USA, 1946, di Clarence Brown.
Peck interpreta il padre del piccolo in un film che ha fatto commuovere milioni di giovani spettatori. Strappalacrime.







9 - Il grande paese (The Big Country), USA, 1958, di William Wyler.
Gregory Peck è James McKey, un non più giovane comandante di marina che sposa la figlia di un latifondista del Nuovo Messico. Arrivato qui si accorge che la situazione nel ranch non è delle più tranquille. Ancora una parte di grande spessore morale per Peck.