mercoledì 2 maggio 2012

Ciclismo

Sport di fatica e sudore, ormai sputtanato dai numerosi scandali doping, il ciclismo è stato per lungo tempo lo sport più popolare nel nostro paese. La cinematografia che lo riguarda è tutt'altro che ampia, infatti ho dovuto includere anche pellicole che lo trattano solo marginalmente, ma comunque in maniera significativa o comunque brillante.


1 - All American Boys (Breaking Away), USA, 1979, di Peter Yates.
A Bloomington, cittadina nota perché sede della Indiana University, i ragazzi locali vengono presi da mira dagli studenti del college. Ma Dave, appassionato di ciclismo medita una rivincita sportiva. Il film ottenne ben cinque candidature agli Oscar, vincendo quello per la miglior sceneggiatura originale.






2 - Appuntamento a Belleville (Les Tripletes de Belleville), Francia/Belgio/Canada, 2003. di Sylvain Chomet.
E' la storia del triste Champion, la cui unica passione è la bicicletta, tanto da diventare un corridore e partecipare persino al Tour de France. Un piccolo gioiello animato. Il film ottenne due nomination agli Oscar come miglior film animato e per la miglior canzone.



3 - Il vincitore (American Flyers), USA, 1985, di John Badham.
Due fratelli divisi, una malattia incombente ed una durissima gara in Colorado, questi sono gli ingredienti in uno dei film che mette meglio in luce il lato agonistico e faticoso di questo sport. Inusuale Kevin Costner nel ruolo di ciclista.




4 - Il ciclista (Baysikelran), Iran, 1989, di Mohsen Makhmalbaf.
La moglie di Nassim è ricoverata all'ospedale e necessita di un intervento chirurgico dai costi molto elevati. A seguito di una proposta fattagli da un organizzatore di spettacoli di strada, Nassim accetta di pedalare in bicicletta per un'intera settimana, giorno e notte, su una piazza, allo scopo di attirare più gente possibile. L'obiettivo è quello di fare lievitare l'ammontare delle scommesse e ottenere in questo modo la cifra necessaria per l'intervento. Amaro spaccato della società iraniana.




5 -Fantozzi contro tutti, Italia, 1980, di Neri Parenti e Paolo Villaggio.
Non è esattamente un film sul ciclismo, ma l'episodio della "Coppa Cobran" è ormai un cult, come dimenticare "La bomba" o la trattoria "Al Curvone" dove irrimediabilmente finiscono gran parte dei partecipanti, ovvero gli impiegati della megaditta costretti a partecipare per volontà del visconte Cobram. Esilarante.








6 -Totò al giro d'Italia, Italia, 1948, di Mario Mattòli.
Il professor Casamandrei si innamora ad un concorso di bellezza di Doriana, che però accetta di sposarlo solo se questi vince il Giro d'Italia. Detto fatto, il professore vende l'anima al Diavolo e vince in scioltezza tutte le tappe davanti agli sgomenti assi del momento, fra cui Coppi e Bartali. Divertente commedia, l'unico film che celebra il ciclismo d tempi d'oro.


7 - Melanzane - Estate andalusa (Nasu: Andarushia no Natsu), Giappone, 2003, di Kitaro Kosaka.
Pepe Benengeli è un ciclista andaluso che da tempo ha abbandonato la terra natia, ma ci ritorna grazie ad una tappa del Giro di Spagna, che lo fa riavvicinare alla famiglia. Buon anime distribuito in Italia direttamente in DVD, con un sequel inedito da noi.






8 - Don Camillo e l'onorevole Peppone, Italia, 1955, di Carmine Gallone.
Terzo episodio della fortunata serie tratta dagli scritti di Guareschi. Anche questo non è un film sul ciclismo, ma il finale con la gara in bicicletta fra i due celeberrimi amici/nemici è molto divertente. Come dice la voce narrante:  "Ecco... ricomincia l'eterna gara nella quale ognuno dei due vuole disperatamente arrivare primo. Però, se uno dei due s'attarda, l'altro aspetta. Per continuare assieme il lungo viaggio fino al traguardo della vita".




9 - Giorno di festa (Jour de fete), Francia, 1949, di Jacques Tati.
Le carambolesche avventure di Tati hanno qui come compagna inseparabile di avventura proprio la bicicletta. In un film che è un autentico classico della comicità transalpina, e dell'amore della Francia per le due ruote.





10 - Il prete bello, Italia, 1989, di Carlo Mazzacurati.
Tratto dall'omonimo romanzo di Goffredo Parise, il film ha un episodio in cui il piccolo protagonista incontra casualmente durante il passaggio del "Giro" il mitico Gino Bartali che è pura poesia.

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