1 - Orizzonti di gloria (Paths of glory), USA, 1957, di Stanley Kubrick.
Il ruolo del colonnello Dax che si batte contro le ingiustizie perpretrate dagli alti comandi francesi ai danni dei soldati semplici durante la Prima Guerra Mondiale, è il più importante della carriera di Kirk Douglas, anche perché il film è fra i più belli e significativi mai realizzati nella storia del cinema.
2 - Il bruto e la bella (The Bad and the Beautiful), USA, 1952, di Vincente Minnelli.
Jonathan Shields è un produttore finito in disgrazia che sta progettando il film del suo rilancio. Un'attrice (la bella del titolo interpretata da Lana Turner), un regista ed uno sceneggiatore rievocano a turno attraverso dei flashback i loro rapporti con Shields. Gioiello del cinema nel cinema girato con maestria da Minnelli e magnificamente interpretato da Douglas nel ruolo del protagonista. Il film vince 5 premi Oscar, ma Douglas si dovette accontentare della nomination.
3 - L'asso nella manica (Ace in the hole / The Big Carnival), USA, 1951, di Billy Wilder.
Douglas che come si può facilmente notare ha recitato per i più grandi registi della sua epoca, è qui Chuck Tatum giornalista fallito che sprofondato nella sonnolenta provincia americana sfrutta morbosamente un incidente per rilanciare la sua carriera. Il film riesce meravigliosamente bene ad anticipare il voyerismo dei mass media che si accaniscono su vicende di cronaca al solo scopo di solleticare gli istinti più bassi del pubblico. All'epoca fu un clamoroso insuccesso tanto che provarono a rilanciarlo con un titolo alternativo.
4 - Il grande cielo (The Big Sky), USA, 1952, di Howard Hawks.
Kirk Douglas ha al suo attivo anche diversi western, il migliore dei quali è sicuramente questo, una specie di road movie ante litteram in cui il nostro interpreta un cacciatore di pelli che si muove nel Nord-Ovest americano (da cui il titolo) ancora quasi inesplorato. Un piccolo classico del genere.
5 - Brama di vivere (Lust for Life), USA, 1956, di Vincente Minnelli.
In quella che è sicuramente la prova più mimetica della sua carriera, Kirk Douglas interpreta Vincent Van Gogh nel biopic a lui dedicato da Vincente Minnelli. Il collega Anthony Quinn nel ruolo Paul Gaugin vinse l'Oscar come miglior attore non protagonista, per Douglas un'altra infruttosa nomination.
6 - Chimere (Young Man with a Horn), USA, 1950, di Michael Curtiz.
Sorprendente Kirk Douglas nel ruolo del trombettista Rick Martin che dopo la morte della madre decide di dedicarsi anima e corpo alla musica jazz. Uno dei migliori film girati sulla vita dei musicisti. Curtiz, che tutti ricordano come il regista di "Casablanca" era un cineasta che sapeva portare in porto con efficacia i progetti a lui affidati.
7 - Fury (The Fury), USA, 1978, di Brian De Palma.
Il ruolo di Peter Sandza nell'horror/thriller con incursioni nel paranormale di Brian De palma è probabilmente il migliore recitato dal Douglas maturo, un periodo in cui la qualità dei film da lui recitati era sotto la media dei suoi anni d'oro, ovvero gli anni Cinquanta.
8 - Spartacus, USA, 1960, di Stanley Kubrick.
Douglas anche produttore licenziò a metà riprese Anthony Mann per assumere Stanley Kubrick con cui aveva già lavorato in "Orizzonti di gloria". Il film, che vinse 3 Oscar, è uno spettacolare e riuscito kolossal che racconta della ribellione dello schiavo tracio Spartaco.
9 - Pietà per i giusti (Detective Story), USA, 1951, di William Wyler.
Solido noir che racconta la vita di diversi personaggi all'interno di un distretto di polizia di New York. Douglas interpreta qui il deciso detective Jim McLeod, di cui vediamo risvolti privati e vita lavorativa, due facce completamente diverse della stessa persona. Film sottovalutato ma invece riuscitissimo.
10 - Sfida all'O.K. Corral (Gunfight at the O.K. Corral), USA, 1957, di John Sturges.
Chiudiamo la lista con un altro classico del western. La storia è universalmente conosciuta, Kirk Douglas interpreta benissimo il ruolo di Doc Holliday mentre Burt Lancaster è Wyatt Earp.
Grandissimo attore che è saputo passare da ruoli più impegnati a quelli più vigorosi e di genere come Ulisse nell' omonimo film ed Einar de "I vichinghi". La disinvoltura con cui attori come lui e altri del periodo riuscissero a fare questo è pazzesca. Solo pochi negli ultimi anni ci sono riusciti.
RispondiElimina