1 - Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew over the Cuckoo's Nest),USA, 1974, di Milos Forman.
Nel film di Forman, Jack Nicholson interpreta un delinquente che si finge pazzo e così entra in contatto con il mondo a parte che sono gli istituti psichiatrici. Capolavoro premiato con ben 5 premi Oscar tra cui miglior film, regia, attore (Nicholson) ed attrice (la perfida Louise Fletcher).
2 - Il corridoio della paura (Shock Corridor), USA, 1963, di Samuel Fuller.
Johnny Barrett è un giornalista che fingendosi pazzo si infiltra in un manicomio con l'intento di risolvere un delitto e vincere il premio Pulizer, ma la vita in un ambiente così alienante procura grossi danni alla sua salute mentale. Crudissimo film di Fuller che ben presto si trasforma in un incubo ad occhi aperti.
3 - Matti da slegare, Italia, 1975, di Marco Bellocchio, Silvano Agosti, Sandro Petraglia e Stefano Rulli.
Bellissimo documentario che racconta la vita in un manicomio emiliano, viene mostrato chiaramente come le persone chiuse in questi lager della diversità necessitino di essere liberi e non segregati e ghettizzati.
4 - Manicomio (Bedlam), USA, 1946, di Mark Robson.
Piccolo gioiello del genere thriller/horror ambientato in un manicomio londinese della seconda metà del Settecento ed ispirato al dipinto Bedlam di William Hogarth. Ultimo horror a basso costo che il grande Val Lewton produsse per la RKO. Da rivalutare.
5 - La fossa dei serpenti (The Snake Pit), USA, 1948, di Anatole Litvak.
Virginia (Olivia de Havilland) si sveglia terrorizzata in un manicomio senza saperne la ragione. Il marito Roberto le spiegherà come la sua malattia mentale l'abbia portata in quel luogo. Ottimo dramma, in cui per la prima volta il cinema avvalora la tesi che il manicomio non sia un luogo di cura, anzi il contrario. Sei nomination ed un Oscar per il miglior sonoro.
6 - La clessidra (Sanatorium pod klepsydra), Polonia, 1973, di Wojciech Has.
Il protagonista joseph vaga in un mondo onirico in cui incontra in un manicomio completamente abbandonato il padre defunto, in questo luogo assurdo i pazienti sono abbandonati a loro stessi e alle loro manie. Curioso film polacco vincitore del premio speciale della giuria a Cannes.
7 - La casa dei matti (Dom Durakov), Russia/Francia, 2002, di Andrej Konchalowskij.
In Inguscezia nel 1996 un manicomio viene abbandonato da dottori ed infermieri a causa di un bombardamento. I degenti, finalmente liberi proveranno un'esperienza nuova che sconvolgerà le loro vite anche perché terroristi ed esercito russo occuperanno a turno la struttura sanitaria. Vincitore del Leone d'argento a Venezia.
8 - Risvegli (Awakenings), USA, 1990, d Penny Marshall.
Questa pellicola americana tratta il tema della scoperta di un farmaco che risvegliò i pazienti afflitti da un'encefalite virali che li portava allo stato catatonico. Nonostante il successo ed i riconoscimenti (3 nomination all'Oscar), il film non si discosta dai clichè buonisti tipici di molte pellicole hollywoodiane.
9 - Ragazze interrotte (Girl, Interrupted), USA, 1999, di James Mangold.
Alla fine degli anni Sessanta, Susanna afflittà da disturbi della personalità viene ricoverata in un istituto psichiatrico dove fa amicizia con altre ragazze tutte con problemi di origine mentale. Eccellente prova delle protagoniste Winona Ryder e soprattutto Angelina Jolie, che ebbe una candidatura all'Oscar.
10 - L'esercito delle 12 scimmie (Twelve Monkeys), USA, 1995, di Terry Gilliam.
Il film di Gilliam è in fondo non perchè sia il peggiore dei 10, anzi, ma solo perché il manicomio, che pure occupa una parte importante del film, non è al centro della pellicola come nelle altre opere.
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