1 - Le lacrime amare di Petra von Kant (Die bitteren tranen der Petra von Kant), RFT, 1972.
Petra è una stilista che vive sola con la sua assistente Marlene. Questa viene trattata in malo modo, subendo pazientemente le angherie della padrona. Tratto dall'omonimo lavoro teatrale dello stesso Fassbinder un film estremo incentrato sulle due protagoniste che interagiscono in un'unica stanza. Claustrofobico ed alienante è sicuramente fra i capolavori del cineasta tedesco.
2 - Martha, RFT, 1974.
La protagonista, una straordinaria Margit Carstensen, è una bibliotecaria che viene coinvolta in un matrimonio con un uomo opprimente che ne annienta la personalità. Fassbinder continua a scavare nell'animo dei suoi personaggi, traendone conseguenze a volta sgradevoli ma sicuramente profonde. Il personaggio di Helmut è fra i più insopportabili mai visti sullo schermo.
3 - Il matrimonio di Maria Braun (Die Ehe der Maria Braun), RFT, 1979.
Attraverso le vicende personali di Maria Braun (Hanna Schygulla), Fassbinder racconta trent'anni di storia della Germania, in quello che è il suo film di maggior successo di critica e soprattutto pubblico. Il regista e l'attrice protagonista vinsero l'Orso d'argento a Berlino.
4 - Il diritto del più forte (Faustrecht der Freiheit), RFT, 1975.
Interpretato dallo stesso Fassbinder ed ambientato nel mondo omosessuale di Monaco di Baviera, che il cineasta frequentava davvero, è un'accusa alla società capitalistica occidentale ed alle ispirazioni piccolo borghesi della minoranza gay. Fassbinder come sempre non ha mezze misure, e confeziona un altro capolavoro dell'anticonformismo, sociale e filmico.
5 - La terza generazione (Die dritte Generation), RFT, 1979:
Terrorismo anarchico nella Berlino Ovest degli anni settanta. Ma i rivoluzionari del film di Fassbinder non sono altro che rotelle nel meccanismo della società capitalistica, a loro insaputa sono solo dei burattini in mano a chi sta più in alto di loro. Con il suo solito stile irriverente, i vari capitoli sono presentati con scritte prese dai gabinetti pubblici, Fassbinder ci regala un altro forte capitolo di critica sociale.
6 - Querelle de Brest (Querelle), RFT/Francia, 1982.
Eccessivo e teatrale, irrealistico e crudo, un film paradossale che è il testamento artistico del grande cineasta tedesco. la storia di Querelle marinaio che sbarca a Brest e vaga per i bassifondi malfamati della città transalpina alla ricerca del fratello Robert.
7 - Attenzione alla puttana santa (Warnung vor einer heiligen Nutte), RFT, 1971.
Girato in economia ed in meno di un mese a Sorrento, il film racconta le difficoltà di una troupe cinematografica che sta girando un film contro la brutalità del potere, ma i soldi scarseggiano e rapporti interpersonali sono pessimi. Così il salone dell'albergo si trasforma in una specie di claustrofobica prigione. Fasbbinder va a segno anche con questa bizzarra opera metacinematografica a basso costo.
8 - Lili Marleen, RFT, 1981.
Ambientato durante il nazismo, il film racconta la storia d'amore impossibile fra la cantante Willie (Hanna Schygulla), che diventerà famosa per la canzone del titolo ed il compositore ebreo Robert (Giancarlo Giannini) che dovrà fuggire in Svizzera per evitare la deportazione. Prim film della cosiddetta quadrologia fassbinderiana sulla Germania.
9 - Veronika Voss (Die Sehnsucht der Veronika Voss), RFT, 1982.
Orso d'oro al festival di Berlino, è una piccola che ricorda vagamente "Viale del tramonto" di Billy Wilder, la protagonista è infatti una diva famosa ai tempi del Terzo Reich che vive dimenticata da tutti con i ricordi del suo passato glorioso.
10 - Lola, RFT, 1981.
Von Bohm si innamora della bella Lola (Barbara Sukowa), ma poi scopre che la ragazza è una showgirl da night club e prostituta nel bordello cittadino. Fassbinder alza il velo dell'ipocrisia borghese e spiattella in faccia allo spettatore la verità del mercimonio che è insito nella società capitalistica.
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