1 - Una squillo per l'ispettore Klute (Klute), USA, 1972, di Alan J.Pakula.
Bree Daniels è una prostituta di New York coinvolta nel caso della sparizione di un dirigente aziendale di alto livello. L'ispettore Klute (Donald Sutherland) indaga sulla faccenda. Una Fonda eccezionale vinse il suo primo premio Oscar. Nello spezzone qui sotto la bella scena del nastro.
2 - Tornando a casa (Coming Home), USA, 1978, di Hal Ashby.
Uno dei film simbolo sulla sconfitta morale e fisica che è stata per l'America la Guerra del Vietnam. Qui la Fonda interpreta Sally, moglie del soldato Bob, stufa della vita di casalinga si offre come infermiera per un ospedale di reduci dove conosce Luke, paralizzato dalla vita in giù, con cui instaura un rapporto speciale. Jon Voight e Jane Fonda vinsero entrambi l'Oscar così come la sceneggiatura originale.
Nell'America della grande depressione erano in voga le maratone di ballo, chi resisteva di più vinceva. La situazione economica era così tragica che alcuni partecipavano giusto per avere vitto e alloggio gratis per i giorni di durata della gara. Jane Fonda interpreta uno dei personaggi disperati che calcano la pista, vale a dire Gloria, una ragazza già delusa della vita. Per questo ruolo ebbe una nomination all'Oscar. Film un po' dimenticato ma molto interessante.
4 - Barbarella, Francia/Italia, 1968, di Roger Vadim.
Il regista e Terry Southern hanno adattato per il cinema l'omonimo fumetto francese. Se il film in se è un ingenuo fumetto erotico / fantascientifico, l'apparizione della Fonda sui titoli di testa (che potete vedere nella clip sotto) è semplicemente incantevole ed è un pezzo di cinema notevolissimo.
5 - Giulia (Julia), USA, 1977 di Fred Zinnemann.
Il regista di "Mezzogiorno di fuoco" diresse la Fonda in questo dramma femminile tratto dal romanzo "Pentimento" di Lilian Helmann. E' la storia dell'amicia tra due amiche sullo sfondo del Nazismo e della Seconda Guerra Mondiale. La Giulia del titolo è Vanessa Redgrave, mentre la Fonda interpreta Lilian Helmann stessa. Altra nomination all'Oscar per l'attrice americana.
6 - Dalle 9 alle 5... orario continuato (Nine to Five), USA, 1980, di Colin Higgins.
Divertente commedia satirica, che mette alla berlina il maschilismo imperante negli uffici americani, dove la donna era schiavizzata ed importunata da capi impertinenti ed arroganti. Dal film è stata tratta una serie telveisiva. Famoso il brano omomino del titolo originale cantato da Dolly Parton.
7 - Sul lago dorato (On Golden Pond), USA, 1981, di Mark Rydell.
I veri protagonisti di questo film sui rapporti intragenerazionali nella famiglia americana sono i vegliardi Henry Fonda e Katherine Hepburn. La Fonda nella parte della figlia è comunque bravissima, e sexy, tanto da meritarsi una nomination come miglior attrice non protagonista.
8 - Sindrome cinese (The China Syndrome), USA, 1979, di James Bridges.
Al fianco di un ancora non affermato Michael Douglas e della vecchia volpe Jack Lemmon, la Fonda affronta un film che parla della paura di una crisi nucleare. Convenzionale ed un po' datato, riflette però le convinzioni pacifiste ed ambientaliste dell'attrice, che guadagnò l'ennesima nomination al premio Oscar.
9 - Cat Ballou, USA, 1965, di Elliot Silverstein..
Una bellissima Jane Fonda ingaggia un pistolero per vendicare l'assassinio del padre. Ma l'uomo, interpretato da Lee Marvin (che vinse l'Oscar) non è come sembra. Solido Western.
10 - Il mattino dopo (The Morning After), USA, 1986, di Sidney Lumet.
Buon thriller diretto dallo specialista Lumet, che valse a Jane Fonda un'altra nomination all'Oscar. Qui interpreta un'attrice alcolizzata che una mattina si sveglia fra le braccia di un cadavere.
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