sabato 28 aprile 2012

François Truffaut

Uno dei fondatori della "Nouvelle vague" francese, Truffaut è stato prima di tutto un cinefilo e critico, e con la stessa passione è passato al ruolo di sceneggiatore e regista. La sua filmografia è ridotta a causa della sua prematura scomparsa, ma in ogni caso conta 25 pellicole (compresi i corti), tutte interessanti e qualcuna ormai assunta al ruolo di classico.




1 - I quattrocento colpi (Les quatre-cents coups), Francia, 1959.
Antoine Doinel è il protagonista di questo autentico capolavoro della "Nouvelle Vague", il cui titolo significa "fare il diavolo a quattro", un film autobiografico nel quale Jean-Pierre Leaud interpreta l'alter ego di Truffaut, sarà la prima di una serie di pellicole con questo protagonista. Memorabile e liberatorio il finale.



2 - Effetto notte (La nuit américaine), Francia, 1973.
Uno dei massimi vertici di quel sottogenere che è il cinema nel cinema. Truffaut ricrea la magia che sta dietro la creazione di un film, incastrandovi varie vicende tutte perfettamente amalgamate. Un capolavoro di tecnica ed emozioni giustamente premiato con L'Oscar come miglior film straniero e spesso incluso nell'elenco dei 100 migliori film di tutti i tempi.




3 - Jules e Jim (Jules et Jim), Francia, 1961.
Il triangolo si, Truffaut l'aveva considerato. La vetta cinematografica sull'amore a tre, tratto dall'omonimo romanzo di Roché, che all'epoca fece grande scandalo. Un film sulla libertà di amare, spensierato, romantico e divertente.






4 - Adèle H., una storia d'amore (L'histoire d'Adèle H.), Francia, 1975.
Una stupenda Isabelle Adjani interpreta Adele Hugo, figlia del noto scrittore, che innamorata di un ufficiale inglese, impazzisce inseguendone l'amore in giro per il mondo. Melodramma romantico di grande spessore, girato con maestria e splendidamente fotografato da Nestor Almendros.






5 - La mia droga si chiama Julie (La sirène du Mississippi), Francia, 1969.
Splendida e decadente storia di un'ossessione amorosa, interpretata dalla magnifica copia Catherine Deneuve e Jean-Paul Belmondo. Il film è tratto dal romanzo "Vertigine senza fine" di William Irish. Ne è stato fatto un pessimo recente remake "Original Sin".




6 - La signora della porta accanto (La femme d'à côté), Francia, 1981.
Fra presente e passato riemerge una folle storia d'amore, la vita ormai è andata avanti ma il passato non può essere indifferente. Gerard Depardieu e Fanny Ardant sono i protagonisti di un piccolo grande film.






7 - Il ragazzo selvaggio (L'enfant sauvage), Francia, 1969.
Fotografato in un bellissimo bianco e nero da Nestor Almendros, ispirato ad una storia realmente accaduta, l'educazione di un bambino cresciuto allo stato brado in una foresta. Emozionante ritratto di una crescita difficile per entrambi i protagonisti della storia.










8 - La calda amante (La peau douce), Francia , 1964.
Un dramma sentimentale sul classico triangolo amoroso lui, lei ed amante. Uscito dopo Jules e jim, ne ribalta completamente la prospettiva, dova là vera allegria ed anarchia qui c'è l'oppressione di un mondo piccolo borghese che imprigiona la vita dei personaggi.








9 - Gli anni in tasca (L'argent de poche), Francia, 1976.
Truffaut è stato uno dei pochi registi a cogliere con grazia e naturalezza la vita vista con la prospettiva dei bambini. Quest'opera corale, ne dimostra l'abilità e l'intelligenza.










10 - La sposa in nero (La mariée était en noir), Francia, 1967.
Tratto dal romanzo omonimo di Cornell Woorich, un'insolita puntata nel thriller per il bravo cineasta francese. Sorretto dalla bella prova di Jeanne Moreau, e dalla musica di Bernard Hermann, collaboratore abituale di Hiotchcok.

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