giovedì 29 agosto 2013

David Cronenberg

David Cronenberg, canadese, classe 1943, è uno dei più importanti registi in attività, emerso come specialista del genere horror, che ha sviluppato in modo unico e personale si è successivamente distinto per film intensi, talora criptici talora spettacolari ma di sicuro mai banali. La filmografia non è particolarmente corposa ma assai interessante.




1 - A History of Violence, USA/Germania, 2005.
Tom Stall (Mortensen) è il proprietario di un piccolo ristorante in una sonnecchiosa cittadina di provincia americana, un giorno sventa con destrezza una rapina e finisce sulle cronache dei giornali. L'improvvisa notorietà gioca un brutto scherzo a Tom che nasconde un passato non proprio limpido. Sicuramente il più bel noir del nuovo millennio. Fulminante.





2 - La promessa dell'assassino (Eastern Promises), USA/UK/Canada, 2007.

Altro bellissimo thriller ambientato nel sottobosco di una Londra misteriosa dove si cela la malavita russa. La scena della lotta nella sauna è una delle più belle girate da Cronenberg, un pezzo di cinema da antologia. Altro grande film.







3 - Inseparabili (Dead Ringers), Canada/USA, 1988.

Due fratelli gemelli (interpretati da Jeremy Irons), ginecologi affermati, sono abituati a scambiarsi di tutto comprese le conquiste sentimentali, ma quando uno di loro si innamorarà di una paziente dall'anatomia particolare il loro equilibrio verrà spezzato. Spiazzante thriller psicologico con dentro tutti gli ingredienti tipici del cinema di Cronenberg, sicuramente il suo film degli anni Ottanta più compiuto


4 - La mosca (The Fly), USA, 1986.
Straordinario remake del film omonimo (in italiano "L'esperimento del dottor K") del 1958, Cronenberg in un soggetto che gli calza come un pennello può dar sfogo a tutte le sue perversioni sui mutamenti del corpo umano. Il risultato è eccellente sia dal punto di vista figurativo che su quello spettacolare. Jeff Goldblum è alla sua interpretazione più centrata.




5 - Videodrome, Canada, 1983.
Sconvolgente horror tutto incentrato intorno alla violenza ed alla perversione che una fantomatica emittente pirata trasmette per brevi momenti in tv. Max Brenn e la sua nuova amante Nicki indagano scoprendo una realtà terrificante. Questo film è il top raggiunto da Cronenberg nel suo primo periodo quando il cuo cinema era orientato solo su questo genere.

6 - La zona morta (The Dead Zone), USA, 1983.

Cronenberg adatta con meticolosità uno dei migliori romanzi di Stephen King dove il thriller incontra il sovrannaturale con grazia e levità, lasciando sempre lo spettatore senza respiro. Davvero ottimo film.





7 - Il pasto nudo (The Naked Lunch), Canada/UK/Giappone, 1991.

Ispirandosi all'omonimo romanzo di William S.Burroughs, ed alla sua realizzazione in quel di Tangeri, Marocco, Cronenberg si avventura in una missione impossibile, traendone uno dei suoi film più affascinanti a livello stilistico ma ovviamente anche ostico ed a tratti imperscrutabile a livello narrativo. Un viaggio onirico nella mente umana sconvolta da ogni tipo di abuso.




8 - Spider, Canada/Regno Unito, 2002.

A proposito di viaggi in menti malate, qui Cronenberg indaga sulla mente sconvolta dai traumi dell'infanzia dell'ex paziente di un ospedale psichiatrico londinese Dennis "Spider" Cleg. Altro film unico a livello stilistico che riesce ad emozionare come pochi lo spettatore. Eccezionale la prova di Ralph Fiennes.




9 - Scanners, Canada, 1981.

Uno dei massimi risultati del periodo horror di Cronenberg, qui alla presa con misteriosi poteri telepatici in grado di farti scoppiare il cervello. Volutamente fastidioso anche l'utilizzo della colonna sonora. Altra perla disturbata di un regista fuori dal comune.





10 - eXistenZ, Canada/Regno Unito, 1999.
Un nuovissimo gioco ultra tecnologico permette di vivere una realtà virtuale, ma un gruppo di resistenza infiltra durante la prova per testarlo un sicario per ucciderne la creatrice. Altro film molto affascinante ma che però ha alla fine il sapore dell'incompiuta, in quanto tutte le aspettative ed i nodi non vengono al pettine, ma forse è semplicemente che da Cronenberg non ci si deve mai aspettare nulla di scontato.



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