giovedì 3 ottobre 2013

Dogma 95

Caso più unico che raro di una corrente cinematografica nata non spontaneamente ma con un manifesto pubblicato nel 1995 dai registi danesi Thomas Vinterberg e Lars von Trier. L'obiettivo dei due era quello di eleminare dal cinema gli artifici come effetti speciali, colonna sonora e produzioni milionarie e riportarlo all'essenziale. Qui sotto il decalogo ufficiale del manifesto a cui seguirà ovviamente la lista dei migliori film di questa bizzarra corrente cinematografica. Nel 2005 il collettivo di cineasti che aderì al progetto si è sciolto.

  1. Le riprese vanno girate sulle location. Non devono essere portate scenografie ed oggetti di scena (Se esistono delle necessità specifiche per la storia, va scelta una location adeguata alle esigenze).
  2. Il suono non deve mai essere prodotto a parte dalle immagini e viceversa. (La musica non deve essere usata a meno che non sia presente quando il film venga girato).
  3. La macchina da presa deve essere portata a mano. Ogni movimento o immobilità ottenibile con le riprese a mano è permesso. (Il film non deve svolgersi davanti alla macchina da presa; le riprese devono essere girate dove il film si svolge).
  4. Il film deve essere a colori. Luci speciali non sono permesse. (Se c'è troppa poca luce per l'esposizione della scena, la scena va tagliata o si può fissare una sola luce alla macchina da presa stessa).
  5. Lavori ottici e filtri non sono permessi.
  6. Il film non deve contenere azione superficiale. (Omicidi, armi, etc. non devono accadere).
  7. L'alienazione temporale e geografica non è permessa. (Questo per dire che il film ha luogo qui ed ora).
  8. Non sono accettabili film di genere.
  9. L'opera finale va trasferita su pellicola Academy 35mm, con il formato 4:3, non widescreen. (Originariamente si richiedeva di girare direttamente in Academy 35mm, ma la regola è stata cambiata per facilitare le produzioni a basso costo).
  10. Il regista non deve essere accreditato.

1 - Festen, Danimarca, 1998, di Thomas Vinterberg.
Primo e migliore dei film prodotti secondo i dettati del manifesto qui sopra. La cena per festegiare il sessantesimo compleanno del capostipide di una ricca famiglia dell'acciaio si trasforma in uno spietato e crudissimo gioco al massacro.









2 - Mifune (Mifunes Sidste Sang), Danimarca, 1999, di Soren Kragh-Jacobsen.
Kresten è emigrato dalla campagna danese a Copenaghen, quando il padre muore è costrtto a tornare alla fattoria, dove trova il fratello ritardato e l'immutabile vita di sempre. Insieme al film che lo precede ed a quello che segue è l'unica opera davvero notevole prodotta dal manifesto. Grande successo di critica e pubblico in patria ed all'estero. 








3 - Italiano per principianti (Italiensk For Begyndere), Danimarca, 2000, di Lone Scherfig.
Film doppiamente interessante ed assolutamente da vedere in lingua originale, in cui un gruppo di adulti cerca di imparare la nostra lingua. Fra i migliori del manifesto.









4 - Idioti (Idioterne), Danimarca, 1998, di Lars von Trier.
Un gruppo di persone sceglie di compartarsi come idioti e ritardati mentali. Assurdo e provocatorio un delirio della mente di Lars von Trier, praticamente uno dei padri fondatori del manifesto. Lontano dall'essere il miglior film del cineasta danese, anzi.








5 - Il re è vivo (The King is Alive), Danimarca, 2000, di Kristian Levring.
Un gruppo di turisti con l'autobus in panne è bloccato nel deserto della Nabimia, conseguenze insolite e fuori dagli schemi. Interessante uso dello stile dogma nel deserto africano.







6 - Interview, Corea del Sud, 2000, di Daniel H.Byum.
Curiosa escursione coreana dello stile Dogma 95, dove il protagonista si deve sottoporre ad una intervista un po' suo generis.






7 - Lovers, Francia, 1999, di Jean-Marc Barr.
Il primo film francese della serie si concentra sulla storia di due amanti. Interessante e misconosciuto da noi.




8 - Fuckland, Argentina, 2000, di Jose Luis Marques.
Il titolo si riferisce alle isole Falkland, che il protagonista chiama così perchè ha una bizzarra teoria sull'argentinizzazione sessuale delle stesse. Trama e film bizzarri per il primo Dogma latino americano.










9 - Joy Ride, Svizzera., 2001, di Martin Rengell.
 A Zurigo avviene l'omicidio di una ragazza diciannovenne, attorno all'episodio di cronaca nera si aggirano i media interessati a portare attenzione sull'episodio. Crudo e realistico è un buon esempio dello stile di questa corrente.








10 - Open Hearts (Elsker dig for evigt), Danimarca, 2002, di Susanne Bier.
Un incidente stradale ed un adulterio sconvolgono le vite delle due coppie protagoniste del film, diretto da una regista che riuscirà a trovare il successo fuori dagli schemi del manifesto Dogma 95.

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