1 - Casablanca, USA, 1942, di Michael Curtiz.
Partiamo con il suo rolo più famoso quello di Ilsa, innamorata di Rick (Humphrey Bogart) ma sposata con Laszlo, i due si rivedono a Casablanca in tempo di guerra, sarà una guerra di sentimenti e di decisioni da prendere in fretta. Melodramma ormai diventato leggendario, che ben rappresenta il cinema di Hollywood dell'età classica. Qui soto una scena famosissima.
2 - Europa '51, Italia, 1952, di Roberto Rossellini.
Mentre la madre ed il padre preparano una festa, il figlioletto per attirare l'attenzione di lei tenta il suicidio. Sconvolgente dramma femminile in cui la Bergman, nei panni di Irene madre disperata che capisce la vacuità della vita condotta sinora, fornisce sicuramente la sua più convincente prova di attrice. Per questo film vinse un nastro d'argento. Sotto si può vedere l'intero film.
3 - Angoscia (Gaslight), USA, 1944, di George Cukor.
In uno dei migliori noir mai girati, la Bergman interpreta Paula, nipote di una cantante lirica uccisa in sua presenza e di cui non è riuscita a vedere in faccia l'assassino. Gli incubi che la attanagliano ritorneranno più reali che mai. Splendida ed angosciante l'ambientazione nella Londra vittoriana. Cukor era all'epoca il miglior regista di Hollywood per dirigere le donne, e si vede.
4 - Notorious, l'amante perduta (Notorious), USA, 1946, di Alfred Hitchock.
Nel capolavoro senza tempo di Hitchcock, la Bergman interpreta Alicia (Elena nella versione italiana), figlia di una spia tedesca che si innamora di una spia americana. Questi la usa per una pericolosissima missione in Brasile. Hitchcock pretese la Bergman come protagonista ad ogni costo, come disse un critico: "Molti notarono che raramente nella storia del cinema un'attrice era stata ripresa con tanta delicatezza e una tale adorazione". Il film è anche famoso per l'interminabile scena del bacio fra la Bergman e Cary Grant (vedi fotogramma).
5 - Stromboli terra di Dio, Italia/USA, 1950, di Roberto Rossellini.
La collaborazione e la relazione fra Rossellini e la Bergman nacquero a partire da questa lettera di lei: "Caro Signor Rossellini, ho visto i suoi film Roma città aperta e Paisà e li ho apprezzati moltissimo. Se ha bisogno di un'attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo 'ti amo', sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei." Il film che fu circondato dallo scandalo della loro relazione (erano entrambi sposati), racconta la storia di una profuga lituana di guerra che sposa un ex prigioniero italiano che la porta proprio nella natia Stromboli. Bellissimo dramma a fosche tinte che unisce alla storia bellissime scene della vita dell'isola riprese a livello quasi documentaristico.
6 - Anastasia, USA, 1956, di Anatole Litvak.
Il film che valse alla Bergman il premio Oscar come miglior attrice protagonista la vede vestire i panni di Anna Korev, una giovane colpita da amnesia ed appena fuggita da un manicomio, che viene fatta passare per la scomparsa principessa Anastasia, figli dell'ultimo zar di Russia. Lei è bravissima, il film non certo memorabile.
7 - Sinfonia d'autunno (Hostsonaten), Svezia, 1978, di Ingmar Bergman.
Non posso non inserire nella lista la struggente ultima prova d'attrice della Bergman, qui impegnata nel ruolo della madre di Liv Ullmann nel bellissimo film del compatriota Ingmar Bergman (non sono parenti). Trattasi di un intenso dramma familiare tipico del cinema del regista svedese. La Bergman vinse un David di Donatello insieme a Liv Ullman.
8 - Per chi suona la campana (For Whom the Bell Tolls), USA, 1943, di Sam Wood.
Adattamento hollywoodiano dell'omonimo romanzo di Ernest Hemingway ambientato durante la guerra civile spagnola. La Bergman nel ruolo della rivoluzionaria Maria vinse il suo primo premio Oscar. Oggi il film appare invecchiato piuttosto male, ma Ingrid era nel pieno del suo fulgore.
9 - Io ti salverò (Spellbound), USA, 1945, di Alfred Hitchcock.
Prima delle tre collaborazione della Bergman con Alfred Hitchock. Ingrid è la dottoressa Constance Peterson, che lavora in una clinica psichiatrica e che scoprirà che il nuovo e talentuoso medico Anthony Edwardes (Gregory Peck) non è altri che John Ballentine uomo affetto da amnesia. Il film, il più psicoanalitico di Hitch, è famoso anche per le scenografie create da Salvador Dalì per la scena onirica (vedi clip), una parte della quale purtroppo venne tagliata per volere del produttore Selznick in aspra diatriba con il regista inglese.
10 - Assassinio sull'Orient Express (Murder on the Orient Express), USA, 1974, di Sidney lumet)
Per finire il film che valse alla Bergman il suo terzo Oscar, questa volta come miglior attrice non protagonista. Trattasi dell'adattamento cinematografico del famoso omonimo romanzo di Agatha Christie. La Bergman interpreta qui la passeggera svedese Greta Ohlsson che è dedica alla raccolta fondi per le missioni. Curioso che alla cerimonia per la consegna degli Oscar la Bergman dichiarò di non esserselo meritato e che il premio sarebbe spettato alla collega Valentina Cortese per "Effetto notte" di Truffaut.
Nessun commento:
Posta un commento